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Poltergeist – famiglia Ruggiero 1912/1913
di Basilio Santocrile  

Ruggiero Carmine, diretto e più anziano discendente di quella famiglia, tuttora vivente, ci racconta che : Principale soggetto delle manifestazioni fu una bambina di 12/13 anni, Concetta, figlia di Carmine e nipote di Raffaele. E’  da tenere presente che tali manifestazioni non si verificarono solo in casa, ma anche in campagna, sempre alla presenza della bimba. Le manifestazioni cominciarono un giorno che Concetta in compagnia di Emilia Cirillo e Elena Celano (quest’ultima nonna della bimba) si recava in campagna; la bimba cominciò a gridare “che cos’è ?  che cos’è quello ?  viene… aiuto !” e le donne stupite assistettero a un’incredibile forza invisibile e innaturale che strappò, riducendo a brandelli i vestiti da dosso la bimba.             Solo più tardi Concetta spiegò di aver visto un essere a forma di tacchino che la investiva e con gli artigli gli strappava i vestiti. Un dì mentre si mieteva, Concetta ritornò a gridare “Eccolo di nuovo… viene… viene… !” e mentre essa così gridava, alcuni operai si sentirono strappare dalle mani le falci che furono proiettate in alto, ove restarono sospese a mezz’aria per alcuni minuti per poi ricadere a terra, mentre la bimba veniva denudata ; nuda e spaurita, Concetta correva fra le braccia della nonna, e una forza estranea si accaniva sui vestiti riducendoli a fil di stracci. La bimba dava di nuovo spiegazioni, di aver visto un essere a forma di tacchino. In casa le manifestazioni furono diverse; dal lancio di escrementi di maiali ancora fumanti, alla caduta e allo spostamento di oggetti e mobili. Si racconta che una di queste volte cominciarono a cadere delle fette di formaggio, e che Raffaele esclamasse : “ Il santo diavolo taglia e io mangio !http://www.youtube.com/watch?v=S2t-IQsJvIU&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=LVoqXnphbnI&NR=1

Alle manifestazioni si recò, per costatarne la realtà, anche Paolo Verrone, guardia comunale del luogo, e mentre ivi si trovava, venne investito da una scarica di escrementi, che come al solito non lasciarono macchia alcuna sui vestiti del malcapitato. Il pubblico ufficiale costatò di persona che tali cose avvenivano con porte e finestre sbarrate, mentre i proprietari della casa tutti sedevano intorno al focolare, quindi senza alcun trucco o inganno da parte di essi. Una volta don Antonio Cecchi (personaggio in vista di quel tempo) trovandosi in casa dei Ruggiero  constatò la sparizione di alcuni oggetti d’oro; propose di portarsi il restante a casa propria. Avuto il consenso e giunto alla propria dimora racchiuse le gioie in una cassa custodendone la chiave sotto il guanciale sul quale dormiva. La mattina seguente gli ori erano scomparsi e si trovavano a casa dei Ruggiero. Dopo queste manifestazioni vi si recarono a benedire i quattro sacerdoti del paese : Don Giovanni del Baglivo, Don Giuseppe Apolito, Don Antonio Cirillo e Don Emilio Gatto, parroco autorizzato dal vescovo ad esorcizzare, ma nulla poterono fare perché disturbati da oggetti volanti, feci fumanti, e vociare di persone invisibili. (Il tutto accadeva sempre alla presenza di Concetta.)  Col ritorno di Nicola  (padre del nostro narratore) che in quei tristi momenti si trovava emigrato in Brasile, tutte le manifestazioni erano scomparse, anzi fu calcolato che le ultime manifestazioni si ebbero il giorno innanzi che lui si imbarcasse per ritornare alla terra natia.

Basilio SANTOCRILE.

Proprietà letteraria riservata di Basilio Santocrile, viene consentita la riproduzione dei racconti poesie detti ecc. per intero a mezzo stampa radio TV ed internet, citandone l’ autore. –  basilio.santocrile@libero.it, Fax 06/99331572



 

 

 

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