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POLTERGEIST: IL RITORNO DEI GHOSTBUSTERS
di Giorgio Cozzi

Poltergeist: il ritorno dei ghostbusters

di Giorgio Cozzi. Case infestate e poltergeist: le diverse interpretazioni di fenomeni indagati dagli attuali ghostbusters in case e castelli animati da presenze immateriali o inspiegate.

Rileggendo Le case infestate dello scienziato Camille Flammarion, astronomo, editore e divulgatore scientifico, e confrontando i contenuti con gli eventi paranormali attribuiti a dati ambienti, sembra che il tempo non sia affatto cambiato. Infatti, Flammarion riporta un’enciclopedia di casi testimoniati e ben documentati, sia del XIX secolo che del XX secolo, in cui ha vissuto e compiuto esperienze dirette.
Tuttavia possiamo dire che la quantità dei fenomeni riportati trova riscontro in altrettanta vastità nella seconda parte del XX secolo e tuttora continuano in grande abbondanza. Lo scienziato, per il suo ruolo, è stato destinatario di molti racconti e testimonianze e ha quindi potuto esporre una grande varietà di casi a cui ha attribuito significati diversi, giungendo a suddividere i fenomeni tra quelli accreditabili e quelli non, così come tra quelli che presuppongono enti esterni alle persone coinvolte e quelli che si possono far risalire a qualche persona specifica, ovviamente scartando tutti quelli non degni di fede o attribuibili a cause naturali.

Quando gli oggetti si spostano da soli
Ugo Dettore, grande parapsicologo, autore di vari libri sui fenomeni paranormali, indica nella prefazione del libro di Flammarion un’interpretazione ormai riconosciuta.

Una scena del film "Poltergeist" (1982).

L’infestazione è la manifestazione di fenomeni di tipo fisico (colpi, spostamenti di oggetti, rumori di passi, apparizioni, ecc.), legati apparentemente a luoghi fisici; il poltergeist è la manifestazione di fenomeni simili, ma legati a persone fisiche, che li determinerebbero, se pur inconsciamente.
Sostanzialmente anche noi dell’AISM (Associazione Italiana Scientifica di Metapsichica) la pensiamo così e siamo più propensi a individuare il focus dei fenomeni (quando accertati) in una persona e solo più raramente in un luogo, anche se è vero che esistono ambienti dove i fatti infestanti accadono indipendentemente da una persona specifica che li produce. Flammarion è molto meno cauto. Nel suo libro esprime con forza la sua convinzione che a generare una gran parte dei fenomeni di infestazione, particolarmente di presenze avvertite dalle persone in certi ambienti, siano entità disincarnate e porta ad esempio tutta una serie di eventi in cui persone morenti sono state percepite a distanza nell’esatto momento in cui sono passate a miglior vita. Naturalmente ha ritenuto valide solo le prove documentate e testimoniate da più persone e dove la “percezione” visiva era accompagnata da altri fenomeni (caduta di una sveglia a distanza di metri, rumori, spostamenti di oggetti), il cui accadimento era appunto confermato da persone diverse da quella che ha visto l’immagine del personaggio morto (la sveglia caduta riportava in quel caso proprio l’ora esatta della morte del congiunto, avvenuta a distanza).

"Ghostbusters" ('84), con Bill Murray, Dan Aykroyd e Harold Ramis.

La figura dei ghostbusters
Si può notare come accada spesso una commistione di fenomeni che è difficile separare e che quindi non è facile attribuire a una suggestione dovuta alla conoscenza di un fatto che si sa che potrebbe accadere. Comunque esistono molti casi dove gli eventi accadono allo stesso modo, anche laddove la morte di una persona avviene in modo improvviso e imprevisto. In questo caso non è possibile fare ricorso a suggestioni o previsioni o attese di sorta e occorre pensare a ipotesi ben diverse. Nella nostra esperienza AISM abbiamo incrociato alcune situazioni classiche di poltergeist, di presenze avvertite da persone e anche di visite a case o castelli infestati, in modo analogo a quanto hanno fatto negli ultimi anni i gruppi che si sono costituiti come ghostbusters veri e propri.

Con Roberto Pochetti e altri amici siamo stati alcune ore al Castello di Trezzo con le classiche apparecchiature (telecamere, microfoni, rilevatori di temperatura, ecc.) notando alcuni sbalzi termici ingiustificati e avvertendo una sensazione di gelo in dati momenti. Altri hanno anche rilevato campi magnetici che si sono mossi.
In un altro castello, sempre con Roberto Pochetti (foto a sinistra), abbiamo rilevato lo stesso fenomeno, preciso e violento, e registrato come un soffio. Ma ancora di più abbiamo svolto nel cortile un esperimento di gruppo in cui una sensitiva ha avvertito una presenza in modo forte e poi ha descritto una figura giovane, morta giovane, che si intravvedeva nella parte alta del castello tra archi illuminati. Nei giorni successivi scoprimmo che una giovane si era uccisa in quel castello buttandosi da quella posizione e il cui nome corrispondeva a quello indicato dalla sensitiva.
Una terza esperienza svolta con Roberto Pochetti, che disponeva di tutte le attrezzature necessarie a rilevare eventuali presenze o fenomeni, avvenne in una casa abitata da un personaggio strano con la compagna, dove erano avvenuti riti particolari. La coppia ci raccontò di spostamenti e di caduta di oggetti, di movimenti vari, di cui però non rilevammo traccia. Potemmo solo raccogliere dati circa la sensitività della ragazza e la storia molto particolare dell’uomo, che aveva vissuto esperienze di contatti sciamanici che potevano forse indicarlo come la fonte dei fenomeni, qualora reali.

Fenomeni autentici e fenomeni... guidati
Il poltergeist vero è ben altra cosa e lo sapeva bene l’avvocato Luigi Occhipinti, già Presidente AISM, quando entrò in una casa dove succedeva di tutto: cappelli che si autocombustionavano, televisore che si accendeva da solo, oggetti in movimento, rumori vari. Sino al momento in cui, spiegando che cosa capitava e che probabilmente era dovuto ad un conflitto in corso tra i giovani che l’avevano chiamato, portò a conclusione quella serie incredibile di fatti fisici da lui osservati mentre accadevano.

Vincent Schiavelli, il fantasma della metropolitana nel film "Ghost".

Purtroppo non abbiamo potuto intervenire con una rilevazione oggettiva di fenomeni che sarebbe stata un documento sicuramente eccezionale: è sempre così, quando ci sei non hai gli strumenti e quando hai gli strumenti i fenomeni non li rilevi nella loro compiutezza…
Spesso accade anche che si arrivi sulla scena dell’evento quando i fenomeni sono conclusi, per cui si trovano le tracce, ma non si tocca con mano quanto accaduto. E dunque rimane solo la testimonianza di chi l’ha vissuto (o provocato). Non solo, ma talvolta si scoprono anche tentativi di far continuare le infestazioni, fatto che aggrava la credibilità degli eventi stessi.
Succede con i bambini. Abbiamo visitato due case dove i fenomeni erano stati segnalati come molto potenti ed intriganti, ma in un caso abbiamo scoperto un bambino che barava, facendo volare oggetti di nascosto; e in un altro caso, apparentemente molto forte (tre case diverse dove alla presenza di un bambino accadevano rumori e oggetti che volavano), abbiamo individuato che lo stesso bambino produceva con mezzi fisici astuti i fenomeni di ticchettio che stavamo registrando con telecamera e microfono. In entrambi i casi esistevano situazioni conflittuali; un bambino era alla mercé di litigi continui tra genitori con piatti che volavano per davvero (mentre il bambino quando l’abbiamo osservato faceva volare lui gli oggetti, prima non sappiamo), l’altro viveva disagi di bullismo a scuola: e una volta cambiata la scuola tutto si sistemò.

Case infestate: rimanere o andarsene?
Ben diverso è il caso delle case infestate. Ad esempio a Tortona c’era un’abitazione in cui le presenze erano continue e riconosciute dal padrone di casa, che non ci badava più di tanto, mentre sconvolgevano il resto della famiglia e gli ospiti di turno. Quando la lasciò per il bene della famiglia, gli spiriti… sparirono.
Flammarion riporta diversi casi in cui è l’ambiente che dispone di eventi strani e particolari, indipendentemente da chi vi abita. Nei castelli ciò è piuttosto frequente, anche a causa di situazioni drammatiche svoltesi in essi, specialmente uccisioni violente. Lo studioso francese attribuisce queste presenze a energie rimaste imprigionate nell’ambiente, come se una parte di sé non si distaccasse dal piano di esistenza naturale e continuasse, solo spiritualmente, a mantenere una presenza nel luogo.

Presenze a Villa Casati
Recentemente è capitato ad una nostra socia sensitiva di essere coinvolta in una ricerca svolta da un gruppo di ricercatori, dell’Associazione R.I.P, che si occupa di indagare i luoghi ritenuti infestati da “presenze paranormali”. A Villa Casati di Cologno Monzese, dove in precedenza nel corso di due ispezioni all’antica Villa, ora sede del Municipio, avevano rilevato con i loro apparecchi elettronici, a loro avviso, solo alcune “presenze”. La nostra Marilisa è andata a Villa Casati il 18 marzo di quest'anno, alle 18.00 circa, prima di una conferenza tenuta dai R.I.P., la settimana precedente un loro evento. In quel luogo si svolgeva una festa da parte dei rappresentanti comunali e c’era anche l’assessore Dania Perego, che si è presentata e che accompagnò, insieme ad alcune persone, nel sopralluogo dentro alcune stanze come era stato richiesto a Marilisa. Fin da quando Marilisa, che ha doti speciali di contatto con la dimensione ultraterrena, ha varcato il portone di ingresso, ha subito “sentito” la presenza di diverse entità.
In una sala ha avuto un dialogo spirituale con una presunta entità che si è denominata Eugenia, avrebbe abitato la villa agli inizi del 18° secolo e che le ha raccontato la sua vita. Le ricerche effettuate successivamente hanno potuto individuare che una certa , imparentata con Napoleone Bonaparte, aveva effettivamente vissuto nella villa nella prima metà del 1800. Eugenia (immagine a destra) nacque il 14 Marzo del 1807 e insieme alla sorella fu affidata per un periodo alla Famiglia Casati, in quanto il padre e la madre, insieme con il fratello, che si era arruolato nell’ Esercito Francese, partirono per la Francia.
Poco dopo Marilisa ha avvertito un’entità maschile, che, da come parlava con autorità, poteva essere un capo famiglia, ma questa presenza non rivelò il proprio nome. Era molto arrabbiata con i componenti della propria famiglia, perché a suo dire avevano fatto qualcosa che non andava.
Durante il giro dentro alle sale comunali Marilisa sentì anche la presenza di un bambino/a che non capiva di essere morto e aspettava che qualcuno lo facesse uscire da quella condizione   strana in cui si trovava; aveva paura perché era rimasto/a chiuso dentro alla Villa, dato che, come di consuetudine, si usava chiudere la cancellata e liberare i cani da guardia. La piccola entità chiese aiuto e così Marilisa si adoperò il giorno dopo per aiutarla ad andare via da lì. Dopo qualche giorno trovammo un articolo di quei tempi in cui veniva riportato che una bambina venne trovata morta, sbranata dai cani perché rimase chiusa dentro alla Villa.

Durante il sopralluogo Marilisa lasciò il gruppo e uscì nel giardino della villa, dove le si presentò l’entità di una ragazzina sui tredici anni, che narrava di essere stata violentata e uccisa. Lei era molto triste, anche perché non si seppe più nulla della sua fine, come se fosse sparita o mai esistita. Quando Marilisa (foto a sinistra) raccontò all’assessore cosa aveva percepito, lui confermò che in epoche antiche diverse ragazzine sparivano e si dava la colpa di questo fatto ai nobili del posto.
I riscontri alle percezioni di Marilisa sono stati effettivamente interessanti e concreti; ogni informazione che lei avrebbe raccolto dalle presunte entità sembrano corrispondere a eventi e fatti lontani, esclusi dalla sua conoscenza diretta. Sulle interpretazioni ci si può sbizzarrire, ma di certo non si può assegnare gli eventi percepiti a facoltà sensoriali o al caso.
Probabilmente sarebbe opportuno approfondire con ulteriori sopralluoghi le presenze misteriose di quella famosa dimora avvertite da Marilisa, così come sarebbe doveroso, nel momento in cui si dà notizia di questa ricerca, citare la fonte sensitiva a cui tutti i presenti hanno attinto, ma ancora una volta i sensitivi, soprattutto quelli non prezzolati, vengono usati, anziché valorizzati. Dal resoconto di questa esperienza si può dedurre che in ogni caso la percezione da parte della sensitiva di storie, eventi e nomi non fanno altro che confermare la validità di certe esperienze, che appaiono innegabili e spontanee, peraltro lasciando tutta l’incertezza di un’analisi scientifica, sia a priori che a posteriori, come spesso accade su fenomenologie difficilmente regolamentabili, ma non per questo meno vere.

Il fantasma di Napoleone a Lucca?
Attualmente un altro gruppo di ricerca è impegnato nell’indagine su un fenomeno curioso a Lucca diverse persone avrebbero “visto” nientepopodimeno che Napoleone aggirarsi per i palazzi cittadini. In effetti alcune eventi collegano la figura di Napoleone a Lucca, dove nominò la sorella Elisa reggente del ducato che vi fondò e che poi trasformò in principato, pare forse perché una lontana discendenza toscana provenisse da quella zona.
Le indagini sono in corso e vedremo se si tratterà di allucinazioni collettive, di suggestioni o se si potranno riscontrare fatti concreti che accertino almeno evidenze di energie che poi alcuni interpretano come figura di Napoleone (fantasma basso, con pastrano e tricorno). La caccia ai fantasmi continua.

 

19 maggio 2017

Fonte: http://www.karmanews.it/

 



 

 

 

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