Questo è il resoconto del sopralluogo effettuato da Marilisa a Villa Casati di Cologno Monzese con il gruppo R.I.P. (Ricercatori Italiani Paranormale di Milano) che in precedenza aveva fatto due ispezioni alla antica Villa, ora sede del Municipio, rilevando, a loro avviso, solo alcune “presenze”, con i loro apparecchi elettronici. Marilisa è andata a Villa Casati il giorno 18.3.2017, alle 18.00 circa, prima di una conferenza tenuta dai R.I.P, la settimana prima di un evento. L’associazione R.I.P. si occupa di indagare i luoghi ritenuti infestati da “presenze paranormali”. In quel luogo si svolgeva una ( riunione) festa da parte dei rappresentanti Comunali e c’era anche l’Assessore Dania Perego che si è presentata e che accompagnò, insieme ad alcune persone, nel sopralluogo dentro alcune stanze come era stato richiesto a Marilisa . Fin da quando Marilisa, che ha doti speciali di contatto con la dimensione ultraterrena, ha varcato il portone di ingresso, ha subito “sentito” la presenza di diverse entità. In una sala ha avuto un dialogo spirituale con una presunta entità che si è denominata Eugenia, avrebbe abitato la villa agli inizi del 18° secolo e che le ha raccontato la sua vita. Le ricerche effettuate successivamente hanno potuto individuare che una certa Giuseppina Massimiliana Eugenia Napoleone, imparentata con Napoleone Bonaparte, aveva effettivamente vissuto nella villa nella prima metà del 1800. Eugenia nacque il 14 Marzo del 1807 e insieme alla sorella fu affidata per un periodo alla Famiglia Casati, in quanto il padre e la madre, insieme con il fratello, che si era arruolato nell’ Esercito Francese, partirono per la Francia. Poco dopo Marilisa ha avvertito un’entità maschile, che, da come parlava con autorità, poteva essere un capo famiglia, ma questa presenza non rivelò il proprio nome . Era molto arrabbiata con i componenti della propria famiglia, perché a suo dire avevano fatto qualcosa che non andava. Durante il giro dentro alle sale comunali Marilisa sentì anche la presenza di un bambino/a che non capiva di essere morto e aspettava che qualcuno lo facesse uscire da quella condizione strana in cui si trovava, e aveva paura perché era rimasto/a chiuso dentro alla Villa, dato che, come di consuetudine, si usava chiudere la cancellata e liberare i cani da guardia. La piccola entità chiese aiuto e così Marilisa si adoperò il giorno dopo per aiutarla ad andare via da lì. Dopo qualche giorno, si individuò che su un articolo di quei tempi in cui successe il fatto, veniva riportato che una bambina venne trovata morta, sbranata dai cani perché rimase chiusa dentro alla Villa . Durante il sopralluogo Marilisa lasciò il gruppo, intento a parlare, e uscì nel giardino della villa, dove le si presentò l’entità di una ragazzina sui tredici anni, che narrava di essere stata violentata e uccisa. Lei era molto triste, anche perché non si seppe più nulla della sua fine, come se fosse sparita o mai esistita. A quel punto l’Assessore le venne in contro e le chiese cosa sentiva, e Marilisa le raccontò la vicenda percepita. L’assessore confermò che in epoche antiche, diverse ragazzine sparivano, e si dava la colpa di questo fatto ai nobili del posto. I riscontri alle percezioni di Marilisa sono effettivamente interessanti e concreti, ogni informazione che lei avrebbe raccolto dalle presunte entità sembrano corrispondere a eventi e fatti lontani, esclusi dalla sua conoscenza diretta. Sulle interpretazioni ci si può sbizzarrire, ma di certo non si può assegnare gli eventi percepiti a facoltà sensoriali o al caso. Probabilmente sarebbe opportuno approfondire con ulteriori sopralluoghi le presenze misteriose di quella famosa dimora avvertite da Marilisa, così come sarebbe doveroso, nel momento in cui si dà notizia di questa ricerca, citare la fonte sensitiva a cui tutti i presenti hanno attinto, ma ancora una volta i sensitivi, soprattutto quelli non prezzolati, vengono “usati”, anziché valorizzati. Giorgio Cozzi Marilisa Gorgone Milano Rip
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