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| Fonte: focus.it Vedi le piastrelline? Sono tutte uguali e perfettamente quadrate: bianche o nere, questo sì, ma di forma assolutamente uguale, e perciò, le righe sono orizzontali e parallele.Questo inganno ottico ha una storia curiosa: è stato descritto per la prima volta da Richard Gregory, gentiluomo inglese "fulminato" dalla distorsione visiva creata dalle piastrelle sulla parete di un banalissimo bar di Bristol. Caso vuole che Gregory fosse anche uomo di scienza (neuropatologo), appassionato osservatore di curiosità scientifiche nonché curatore del laboratorio sperimentale del Museo delle Scienze di Bristol. La sua spiegazione dell'illusione del "muro del Caffè" è che questa è dovuta alla fuga tra una piastrella e l'altra: basta eliminarla o risistemare in colonna le piastrelle per vedere sparire l'effetto. Secondo Gregory ciò avviene perché neuroni eccitatori e neuroni inibitori del nostro sistema visivo, al cospetto di due regioni di diversa luminosità (come il bianco e il nero), separate da una linea, non agiscono assieme, ma in due tempi diversi. Ciò impedisce al cervello di "bloccare" l'immagine, e gli attribuisce un moto che non ha.
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