da: il manifesto - 06 Febbraio 2005 Addio Marco Margnelli, scienziato del sé
Ci ha lasciato uno dei pionieri nello studio degli stati di coscienza, presidente della Sissc
Neurofisiologia Esperienze mistico religiose al vaglio della scienza GILBERTO CAMILLA* Alcuni giorni fa si è spento nella sua casa romana il Marco Margnelli, presidente della Sissc (Società italiana per lo studio degli stati di coscienza). Nato a Milano il 4 aprile del 1939, era da tempo afflitto da quello che viene chiamato «male incurabile». Neurofisiologo di fama internazionale ha lavorato negli anni Settanta presso il Centro Nazionale delle Ricerche per poi dedicarsi alla ricerca e all'attività privata.
È stato uno dei massimi studiosi italiani di quel vasto campo di ricerca che abitualmente si definisce «stati di coscienza», con particolare attenzione alla loro psicofisiologia. Grande studioso di estasi mistiche cristiane, nel corso della sua attività ha effettuato relazioni scientifiche sulle apparizioni di Medjugorje, e tra il 1985 e il 1991 sulle apparizioni mariane segnalate a Oliveto Citra, Casavatore, Belluno, Sofferetti, Pederobba, Borgosesia, Gorizia, Pescara, Schio e Vicenza.
Nel 1987 ha fondato (con Giorgio Gagliardi) il «Centro studi e ricerche sulla psicofisiologia degli stati di coscienza» con lo scopo di creare un organo di ricerca specializzato nello studio della coscienza normale e modificata.
Nel 1990 ha contribuito alla nascita e al successivo consolidamento della Società italiana per lo studio degli stati di coscienza, alla quale è stato fino agli ultimi giorni di vita è rimasto particolarmente legato e in cui si è distinto per i costanti stimoli di ricerca, pubblicando tra l'altro resoconti delle sue ricerche sulla rivista Altrove. Tra i suoi libri più recenti Natura e struttura di alcuni stati di coscienza (sonno, sogni, sogni lucidi, stati ipnotici, estasi) e con le Edizioni Segno Le sigmate (isterismo e stigmate, suggestionabilità e stigmate...) e Il corpo e l'estasi (psicofisiologia dell'estasi mistica, simulazioni, neuroscienze...).
Instancabile teorico di una «scienza degli stati di coscienza» non è riuscito a veder realizzare il suo sogno, lasciando a noi l'arduo compito di continuare il cammino da soli.
Chi scrive questo breve commiato lo ricorda soprattutto come grande amico, nei momenti di gioia e di dolore. Compagno di mangiate e bevute, di interminabili discussioni e confronti, Marco vivrà per sempre in quanti lo hanno conosciuto e stimato, e soprattutto amato.
*Vicepresidente Sissc
|